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Il “Decreto Milleproroghe”, pubblicato il 31 dicembre 2014, determina le nuove scadenze e le sanzioni relative al Sistri, il Sistema di controllo per la tracciabilità dei rifiuti, che ha un impatto rilevante sull'attività delle imprese chimiche.

 

Il Milleproroghe, che dovrà essere convertito in Legge entro il 1° marzo 2015, stabilisce che le sanzioni relative alla mancata iscrizione al Sistri e all’omesso pagamento del contributo annuale verranno applicate a partire dal 1° febbraio 2015.

Le imprese obbligate ad aderire al Sistri - principalmente produttori di rifiuti pericolosi con più di 10 dipendenti, trasportatori e gestori di rifiuti pericolosi - dovranno pertanto provvedere quanto prima al pagamento del contributo annuale Sistri per il 2014, nel caso non sia stato già effettuato.

Per quanto riguarda le sanzioni relative alle regole operative del Sistri, è prevista la sospensione fino al 31 dicembre 2015. Viene così prorogato per tutto il 2015 il regime transitorio (o “doppio binario”) che, per i rifiuti pericolosi, prevede l’utilizzo del Sistri e la tenuta dei tradizionali registri e formulari di trasporto dei rifiuti. Anche nel 2015, quindi, verranno applicate le sanzioni relative alla corretta tenuta dei registri e dei formulari “cartacei”.

 

COS’È IL SISTRI. Il "Sistri" (acronimo di "sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti") è il nuovo sistema telematico di monitoraggio della gestione dei rifiuti (previsto dal "Codice ambientale" e provvedimenti satellite) destinato a sostituire (salvo eccezioni) il tradizionale regime cartaceo di controllo costituito da registri di carico/scarico, formulari di trasporto, Mud.

QUALI OBBLIGHI PREVEDE. Dalla sua data di entrata in vigore, il Sistri obbliga i soggetti coinvolti nella filiera dei rifiuti a comunicare per via telematica ad un cervellone informatico gestito dallo Stato tutti i dati quali/quantitativi dei rifiuti prodotti, detenuti, trasportati, smaltiti o sottoposti a trattamento di recupero. Il nuovo "sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti" impone altresi' di dotare i veicoli adibiti al trasporto dei rifiuti di impianti di tracciamento con controllo radio dei percorsi effettuati e di installare negli impianti di trattamento dei rifiuti particolari sistemi di controllo elettronico per monitorare entrate ed uscite dei veicoli in parola.

PER CHI E DA QUANDO. Il panorama dei soggetti obbligati ad aderire al Sistri è costituito dai produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi, dai gestori di rifiuti pericolosi, sia speciali che urbani, dai Comuni e dalle imprese di trasporto di rifiuti urbani della Regione Campania. Dal punto di vista temporale, l'operatività del sistema è ad oggi così articolata:

dal 1° ottobre 2013 il Sistri è operativo per gestori di rifiuti speciali pericolosi e nuovi produttori di rifiuti pericolosi;

dal 3 marzo 2014 il Sistri è operativo per i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi, unitamente a Comuni e imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della Regione Campania;

dal 30 giugno 2014 il Sistri sarebbe dovuto diventare operativo a livello sperimentale per gli altri gestori di rifiuti urbani previa adozione di apposito decreto ministeriale, ad oggi ancora non emanato.

 Dl 31 dicembre 2014 n. 192 (cd. “Milleproroghe) ha sancito, mediante la modifica dell’articolo 11, comma 3-bis del Dl 101/2013:

— l’applicazione a partire dal 1° febbraio 2015 delle sanzioni previste dall’articolo 260-bis, commi 1 e 2, del Dlgs 152/2006 che puniscono l’omessa iscrizione al Sistri ed il mancato pagamento del relativo contributo;

— l’applicazione a partire dal 1° gennaio 2016 delle sanzioni previste dall’articolo 260-bis, commi da 3 a 9, e dell’articolo 260-ter del Dlgs 152/2006, che puniscono le altre violazioni delle regole Sistri, ossia di quelle che impongono il tracciamento telematico dei rifiuti;

— l’obbligo per i soggetti operanti in Sistri di continuare ad adempiere fino al 31 dicembre 2015 agli obblighi di tracciamento tradizionale dei rifiuti (registri di carico/scarico, formulario di trasporto rifiuti, Mud) previsti dal Dlgs 152/2006 nella formulazione precedente alle novità introdotte dal Dlgs 205/2010.